E’ quasi naturale associare il nome di Marco Caremi, Presidente dell’Associazione Cavalli Quarabs, a questi esemplari. Abbiamo voluto in questa intervista dedicargli un ritratto come persona, amante di cavalli, manager…e tante altre cose da scoprire!
In primis, anche per quanto riguarda l’associazione, Marco tiene a precisare che il vero punto di riferimento dal punto di vista pratico risponde al nome di Valeria Giacomello, Segretario Generale, moglie di Caremi, compagna di vita e co-founder dell’AICQUA.
Marco Caremi… chi è nella vita di tutti i giorni?
Marco Caremi, nella vita di tutti i giorni, è un marito premuroso (spero mia moglie Valeria concordi…), che adora i propri cani, gatti e cavalli e che si diverte a suonare il pianoforte non facendosi mancare qualche uscita di pesca di tanto in tanto e qualche momento di fotografia naturalistica. Faccio un mestiere che nulla ha a che fare con il mondo equestre e, più in generale, delle razze equine. Sono Vice-Presidente Esecutivo di un gruppo biofarmaceutico e Presidente della nostra affiliata statunitense. Un lavoro decisamente complesso con responsabilità di varia natura. Niente a che vedere con il mio sogno giovanile di diventare ecologo, che ha prodotto una laurea in Scienze Naturali rimasta nel cassetto…
Com’è nata la tua passione per i cavalli?
Direi da molto lontano, con un imprinting (se così posso dire…) fin dai primi mesi di vita. Io non ricordo nulla di quel tempo (sto parlando di più di 65 anni fa!!!) ma genitori e parenti mi hanno raccontato che, essendo io un bel rompiscatole che strillava tutto il giorno, mi mettevano sulla groppa di un cavallo in una azienda agricola dietro casa. Pare mi legassero bene con un fascione, dopodichè il cavallo veniva messo al passo in un tondino. In pochi minuti io dormivo beatamente cullato dal movimento. Ecco, da allora qualcosa mi è rimasto dentro e al tempo delle scuole elementari quel richiamo mi ha portato a voler conoscere i cavalli e a praticare l’equitazione in modo più compiuto.
Quale tipo di percorso formativo equestre hai?
Fin da bambino ho frequentato un centro ippico a Monza. I primi anni si sono concentrati sulla monta inglese, essenzialmente salto ostacoli, finché un’estate passai le mie vacanze presso un centro di monta buttera. Fu amore a prima vista e la monta da lavoro divenne per me l’obiettivo equestre principale. Tornato a casa cominciai a girare per centri ippici della Lombardia cercando un posto dove si praticasse seriamente la monta da lavoro. Trovai un centro nell’Oltrepò Pavese, in mezzo alle colline dove, oltre ad un’ottima scuola, si praticava il turismo equestre in modalità “western”. Divenni Istruttore di Equitazione e Guida. Col tempo il lavoro divenne la priorità e dovetti abbandonare l’equitazione per un po’, fino ai primi anni 2000 quando decisi di rimettermi in pista.
I Quarab, quando e perché sono comparsi sulla tua strada?
Arabo e Quarter Horse, due razze che ho sempre amato. Fu per caso che lessi su una rivista specializzata che negli Stati Uniti, esisteva una Associazione (la International Quarab Horse Association, IQHA) che registrava in un proprio Albo di Razza questo incrocio.
Con mia moglie contattammo la IQHA e decidemmo di iscrivere la nostra Quarter Horse come riproduttrice Quarab, diventando contemporaneamente i loro rappresentanti in Italia. Fu così che, nel 2006 nacque la Associazione Italiana Cavallo Quarab, AICQA. È di qualche anno dopo, a seguito della chiusura delle attività da parte della IQHA, la scelta di fondare il nostro Registro di Razza che oggi è diventato un punto di riferimento internazionale che registra cavalli di razza Quarab da tutti i Paesi del mondo.
Abbiamo già descritto più volte le caratteristiche di questi esemplari e la loro versatilità… ma per te cosa rappresentano?
Quando nacque la mia puledrina Quarab, figlia della mia Quarter Horse, guardandola negli occhi mi dissi che valeva davvero la pena darsi da fare per diffondere e promuovere questa razza. Le qualità sono tante e non è il caso di elencarle ancora in questa sede ma non c’è dubbio che il Quarab rappresenti il progetto di razza equina per eccellenza. Ne ho montati tanti e conosciuti ancora di più. Ogni volta è un’emozione forte e bellissima. Ecco cos’è per me il Quarab: una emozione, una bellissima emozione a cui mi è difficile rinunciare.
Quali progetti per il futuro, tuoi e dell’associazione?
L’età della pensione si avvicina e, sentendomi ancora un “giovanotto”, spero fra poco di potermi godere il tempo che avrò dando più spazio alle mie passioni, contando soprattutto sulla condivisione di tutto questo da parte di quella meravigliosa complice e compagna di avventure che è mia moglie.
L’associazione continuerà a perseguire il compimento del progetto Quarab per arrivare, anche se ci vorranno un po’ di anni, alla riproduzione della razza in purezza. Gli allevatori, gli associati e gli appassionati saranno interpreti auspicabilmente sempre più coinvolti in questo progetto. Ci vorrà un “cambio della guardia” in tempi ragionevolmente brevi: io ci sono e, per quanto possibile, ci sarò sempre ma, un nuovo e più giovane Presidente, con idee e piani di sviluppo innovativi non potrà che essere di beneficio per il futuro della nostra associazione e per il progetto Quarab.
Giorgia Ferrero