Uno dei più grandi problemi che attualmente affliggono il mondo è quello dell’Obesità.
Per obesità si fa riferimento a quel fenomeno che vede versare il soggetto che ne è affetto in una condizione grave di sovrappeso, tale da limitarlo fisicamente e funzionalmente nelle piccole azioni quotidiane. Tale fenomeno si presenta in tutta la sua gravità anche riguardo il l’economia Statale, giacché coloro che hanno problemi di peso tendenzialmente sono più facilmente bersaglio di problemi fisici e malattie.
Tale situazione si mostra in tutta la sua gravità soprattutto riguardo le fasce d’età più giovani, dovendo tener conto di come ci siano, tuttavia, una serie di variazioni nella densità della popolazione obesa tra nord e sud Italia. Ad esempio, in Lombardia i giovani in sovrappeso sono circa il 20% del totale con il 7% che hanno attraversato la soglia dell’obesità. In Campania la situazione peggiora decisamente, essendo i ragazzi in sovrappeso circa il 28% di cui il 21% è obeso.
Quindi, di fronte ad un panorama così desolante, viene spontaneo chiederci come sia messo il nostro Paese rispetto agli altri partner mondiali ed europei. Fermo restando l’inarrivabile (fortunatamente) primato degli Stati Uniti, l’Italia si colloca in una fascia medio bassa di una classifica Europea che vede al vertice il Regno Unito.
A fronte di siffatta disamina, non possiamo non interrogarci su quali possano essere le cause di un fenomeno che non accenna a migliorare, ma che al contrario si ripresenta puntualmente in senso peggiorativo. La risposta da molti viene riscontrata nel crescente consumo di junk food. Tale termine richiama quei cibi che, per composizione e provenienza, non si servono di beni di qualità, ma di scarti o materie prime di ultima scelta. Nella maggior parte dei casi il junk è sinonimo di cibo da fast-food.
Arriviamo ad un’ultima questione importante: è possibile combattere e sconfiggere il fenomeno dell’obesità? Come? Rispondere a tali questioni è tutt’altro che semplice. Innanzitutto si deve partire dalla considerazione che sarebbe meglio, come sempre, prevenire piuttosto che curare. La prevenzione nasce soprattutto dalla conduzione di uno stile di vita sano che accompagni l’attività fisica ad una alimentazione corretta che, ad esempio, prediliga un consumo moderato di carboidrati complessi (riso, pasta, legumi ecc.) all’assunzione smodata di zuccheri semplici tramite dolci o merendine. Non volendo poi entrare nell’eterna disquisizione tra vegani e “carnivori”, ci limitiamo a dire che per stare bene il nostro corpo ha bisogno di tutto, e quindi: proteine, carboidrati e “grassi buoni”.
In ogni caso, vista la delicatezza del tema, in presenza di uno stato patologico di obesità è sempre importante rivolgersi ad esperti competenti in grado di indirizzare l’assistito sul da farsi per raggiungere il proprio risultato nei modi e tempi giusti.