La location, è un’oasi naturale del WWF nell’Alta Val di Taro, sull’appennino parmense. Seicento ettari di prati, boschi e torrenti, casa di diversissime specie di animali, piante e funghi. E’ qui che Elena e Roberto vivono, svolgendo da volontari l’attività di custodi. Ed è qui che hanno deciso di aprire un piccolo centro equestre, che potesse far vivere l’esperienza di una visita all’oasi…nel corso di una passeggiata a cavallo!
Una scelta di vita, la loro, che ha un passato proveniente da vite cosiddette “normali”, come racconta Elena: “I cavalli sono da sempre nella nostra vita, ma prima erano soltanto una passione. Ho un passato come groom, ma poi il mio lavoro per anni è stato quello di Area Manager in una catena legata al food per gli animali. Successivamente, abbiamo acquistato una casa a Berceto, e la nostra attività principale era la produzione di formaggi…Bello, ma molto impegnativo, e così con il mio compagno abbiamo maturato la scelta di una vita più tranquilla”..
Ed ecco quindi l’ingresso nell’oasi, il lavoro agricolo, e l’ingresso di animali da fattoria. “Già così, – continua Elena – ci siamo accorti che le coltivazioni e il far pascolare i nostri animali, aumentava la biodiversità. E quello di far capire il rapporto tra uomo e natura è proprio un po’ il fine che ci riproponiamo negli incontri con privati, scuole, gruppi”. E poi, l’idea del centro equestre: “Già, e tutto questo non sarebbe stato possibile senza Engea, e l’incoraggiamento di Ivan Tassone e Tino Nicolosi, che ci hanno spronato a far diventare realtà le nostre idee. Oltre a loro, è stato fondamentale anche Guido Sardella, la persona che si occupa della parte naturalistica (censimento delle specie, accompagnamenti a piedi) che ha appoggiato l’iniziativa. E così, dopo il corso, eccoci con 6 cavalli e un pony…Non siamo un maneggio classico, e proponiamo appunto un avvicinamento naturale anche al cavallo, da terra e poi in sella, per arrivare alle passeggiate, intervallate da pause in cui spieghiamo cosa c’è all’interno dell’oasi”.
C’è poi anche una piccola produzione, di formaggi e di salumi da parte di Roberto, di cui gli ospiti possono beneficiare nel corso della loro visita.
Progetti per il futuro dell’oasi e dell’attività? “Sicuramente un rapporto ancora più stretto e naturale con gli animali. Mi sono appena iscritta ad un corso di Equitherapy per approfondire alcune tematiche, che spero poi di trasferire a chi passerà di qui a trovarci, facendoli stare bene”. E sicuramente, con due padroni di casa così, il far star bene è sicuramente al centro.
Giorgia Ferrero